La lotta alla disoccupazione parte dall’alto, da Bruxelles per la precisione. L’UE mette sul campo “Erasmus per tutti”, un programma che permetterà di riunire i programmi europei che riguardano istruzione, formazione e giovani, aggiungendo anche lo sport. Addio dunque ai vari Leonardo e Comenius, d’ora in poi ci sarà un solo programma Erasmus (quello che effettivamente ha avuto il maggior successo in tutta l’UE) che prenderà piede tra il 2013 e il 2020.
L’obiettivo? Spingere i giovani verso un mercato del lavoro più europeo, nel tentativo di combattere la disoccupazione che non conoscere “confini”, in maniera particolare tra gli under 25. Solo nel nostro continente, infatti, ci sono 27 milioni di disoccupati, di cui ben 5 milioni sono giovani.
Erasmus per tutti è un progetto legato ad Eures, portale europeo che da oltre 20 anni promuove la mobilità internazionale del lavoro. In questa maniera si potrebbero aiutare i giovani tra 18 e 30 anni a trovare un lavoro in UE, ben remunerato. Al momento si tratta solo di lavori a tempo determinato, finito il quale potrebbero esserci delle possibilità di rinnovo. Hanno aderito al progetto, fino ad ora, i seguenti paesi: Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia.
Oltre a questo l’UE ha previsto anche il progetto “Youth Guarantee”, pensato in maniera specifica per i paesi che hanno un tasso di disoccupazione più alto del 25%, ai quali va uno stanziamento che ha come obiettivo l’aiuto nella creazione di lavoro per i giovani. Secondo le previsioni, al nostro paese andrebbero circa 1,5 miliardi di euro, anche se in questo caso ci sono dei dubbi sulla buona riuscita del progetto dato che mancano i fondi di base.