Vincere lo stereotipo dell’italiano che non parla l’inglese

imparare-ingleseGli italiani non conoscono l’inglese. Questo è purtroppo uno stereotipo difficile da combattere, sia in patria che all’estero. C’è anche da dire che a volte non si tratta di un semplice stereotipo poiché, secondo un sondaggio di qualche anno fa compiuto da L’Inkiesta, nel nostro paese 2 persone su 3 non conoscono l’inglese.

Effettuato nel 2010, questo sondaggio ha chiesto agli intervistati se fossero in grado di sostenere una conversazione telefonica in inglese e ben il 71,4% ha risposto di “no”.

A livello professionale si tratta di un fatto particolarmente grave perché l’inglese permette di rivolgersi all’estero, di crescere da un punto di vista lavorativo – oltre che personale. Per le aziende private in maniera particolare, la conoscenza della lingua inglese da parte dei leader e dei dipendenti potrebbe permettere di accedere ad un bacino di clientela mondiale sfruttando il canale internet.

Un sondaggio più recente promosso da Education First (EF) ha messo in evidenza come nel corso degli anni la situazione è migliorata sebbene non di molto, dato che il nostro paese ora si trova al 23° posto – su una classifica totale di 63 paesi – per conoscenza della lingua inglese da parte dei suoi cittadini. Vietnam ed Indonesia sono ai primi posti, seguiti da Russia, Cina, India e Brasile. In Europa fa peggio di noi solo la Francia.

Il problema principale è sia scolastico che sociale. Da un lato il sistema formativo italiano non è ancora incentrato sulla lingua straniera, dall’altro l’italiano ama la sua lingua – che è bellissima, certo, ma non così utile a livello professionale come l’inglese – , non vede film sottotitolati e, in generale, non prende a cuore il conoscere un’altra lingua.

Il trend tra i giovani, però, è positivo. Gli under 35 che conoscono l’inglese sono molti di più rispetto a qualche anno fa, sia grazie a progetti internazionali universitari come l’Erasmus che grazie alle sempre maggiori possibilità di seguire dei corsi d’inglese esteri che si possono frequentare sin da quando si è adolescenti.

Solo il tempo permetterà di combattere lo stereotipo dell’italiano che non conosce l’inglese, alle nuove generazioni spetta “l’onere” di dimostrarlo.